Preghiera nel giorno del Signore IV domenica di Pasqua

Se possibile, accendiamo una candela e apriamo la Bibbia o il Vangelo al Capitolo 10° del Vangelo di Giovanni.

Introduzione
Guida: Ancora una volta Signore ci mettiamo alla tua presenza nelle nostre case. Forse ci ricorderemo di questi momenti, di queste strane domeniche. Vorremmo che fosse un ricordo dolce e desideriamo custodire il buono di quello che stiamo vivendo.
Donaci allora il tuo Santo Spirito e insegnaci a pregare, a ringraziare, a chiedere e soprattutto ad ascoltare.
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Ora apriamo il nostro cuore alla fiducia pregando con il salmo 22  (possiamo ascoltarlo oppure lo leggiamo)
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni.

Guida: In questi giorni abbiamo molto bisogno di rimanere in ascolto, non solo per capire quali saranno le soluzioni pratiche per vivere questa nuova fase, ma soprattutto per comprendere il significato di quello che abbiamo vissuto, per continuare a essere attenti gli uni agli altri e per cogliere la consolante presenza del Signore e i suoi inviti alla conversione. Per questo ora ascoltiamo la sua Parola.

Lettore: Lettura del vangelo secondo Giovanni (10,1-10)
Ci segniamo con la croce sulla fronte, sulle labbra e sul cuore

In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Dopo qualche istante di silenzio possiamo rileggere una parola, un versetto che ci ha colpito o condividere un pensiero.

Ascoltiamo il commento

Guida: Ci rivolgiamo al Padre presentando le nostre preghiere, con il desiderio di essere in comunione con la nostra comunità e di condividere le gioie e le sofferenze dei nostri fratelli e sorelle.

Ciascuno può esprimere qualche preghiera: possiamo rendere grazie, ricordare qualche persona o situazione…

Guida: Accolti e radunati dal Buon pastore e sentendoci parte di un unico gregge, preghiamo insieme con le parole che Gesù ci ha insegnato:
Padre nostro… (come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori e non abbandonarci alla…)

Guida: Il primo dono del Risorto è la Pace, perché chi si sente amato riesce a vivere in pace; ci scambiamo un gesto di pace

Ci scambiano un gesto o un abbraccio di pace.

Guida: Se oggi possiamo metterci a tavola e spezzare il pane è perché qualcuno ha speso il suo tempo e le sue energie. Anche noi, pur rimanendo anzitutto pecore, possiamo darci vita gli uni gli altri. Mentre compiamo questo gesto rendiamo grazie di chi ogni giorno ci dà vita, consapevoli della responsabilità di custodirci gli uni gli altri.

Spezziamo il pane che poi mangeremo a pranzo oppure insieme prepariamo la tavola.

Guida: Dio, nostro Padre, che nel tuo Figlio ci hai riaperto la porta della salvezza, infondi in noi la sapienza dello Spirito, perché fra le tante voci del mondo sappiamo riconoscere la voce di Gesù, buon pastore, che ci dona l’abbondanza della vita. Egli è Dio e vive e regna con Te in eterno. Amen

Guida: Il Signore benedica la nostra famiglia e tutte le persone che portiamo nel cuore.
Benedica le porte della nostra casa, chi entra e chi esce,
e ci aiuti, nel rapportarci agli altri, a passare sempre attraverso di Lui.
Nel nome del Padre del figlio e dello Spirito Santo. Amen

Si conclude con il canto “VOI SIETE DI DIO”, (  ascolta )

Tutte le stelle della notte,
le nebulose, le comete
il sole su una ragnatela,
è tutto vostro e voi siete di Dio.

Tutte le rose della vita,
il grano, i prati, i fili d’erba
il mare, i fiumi, le montagne,
è tutto vostro e voi siete di Dio.

Tutte le musiche e le danze,
i grattacièli, le astronavi
i quadri, i libri, le culture,
è tutto vostro e voi siète di Dio.

Tutte le volte che perdono,
quando sorrido e quando piango
quando mi accorgo di chi sono,
è tutto vostro e voi siète di Dio
è tutto nostro e noi siamo di Dio.

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Canto SALMO 22

Canto VOI SIETE DI DIO