BUONA PASQUA !

Domenica di Pasqua 9 Aprile: Dal vangelo secondo Giovanni 20, 1-9

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Nella Chiesa che va alla ricerca dei segni ci sono diversi temperamenti, diverse mentalità: c’è l’affetto di Maria di Magdala, l’intuizione di Giovanni, la lentezza di Pietro. Ognuno a proprio modo è alla ricerca di segni che attestino la presenza del Signore.
Questo ci dice che nella Chiesa ci stiamo tutti; ognuno con i propri tempi, col proprio carattere, con la propria fede.
Soltanto la ricerca comune e l’aiuto degli uni agli altri portano finalmente a ritrovarsi insieme, riuniti nel riconoscimento del Signore.

Grazie Gesù per il dono della Chiesa, grazie per Papa Francesco, grazie per il vescovo Giacomo, grazie per i nostri parroci e diaconi, grazie per i nostri catechisti, grazie per gli animatori della liturgia, grazie per le nostre famiglie, grazie per ...

Ogni laico deve essere davanti al mondo un testimone della risurrezione e della vita del Signore Gesù e un segno del Dio vivo. Tutti insieme, e ognuno per la sua parte, devono nutrire il mondo con i frutti spirituali (cfr. Gal 5,22) e in esso diffondere lo spirito che anima i poveri, miti e pacifici, che il Signore nel Vangelo proclamò beati (cfr. Mt 5,3-9). In una parola: « ciò che l’anima è nel corpo, questo siano i cristiani nel mondo ». (n.38)

Con queste ultime parole della Lumen gentium desideriamo farti gli auguri di Pasqua. Ci aiuti il Signore ad essere testimoni di speranza nella nostra quotidianità e possa la quotidianità diventare luogo di incontro con Gesù risorto che vive in mezzo a noi. Ci sosteniamo con la preghiera, nella condivisione dell’unica fede. 

Auguriamo a tutti una Santa Pasqua di Resurrezione!