QUARESIMA 2025
Ti doniamo questo sussidio sperando possa esserti di aiuto nella preghiera quotidiana. É ormai tradizione che oltre al Vangelo, al commento e alle preghiere ci siano in queste pagine anche alcune righe di approfondimento su temi che riguardano il cammino della Chiesa. Ti proponiamo per ogni giorno la lettura di una parte di due testi che ci aiutano a comprendere sempre meglio l’esperienza del Giubileo, a coglierne il significato e l’opportunità che può essere per tutti noi. Buon cammino!
Gruppo di riflessione della Liturgia, Pieve di Scandiano
PROPOSTE DI QUARESIMA
I Giovedì di Quaresima
Ogni giovedì alle ore 20.45 in san Giuseppe Messa comunitaria.
A seguire c’è la possibilità di celebrare il sacramento della Riconciliazione
I Venerdì di Quaresima
Dal 7 marzo all’11 aprile, dalle 18.30 alle 19.30, preghiera e meditazione sulle stazioni della via crucis presso il Centro Diocesano di Spiritualità Biblica “Montevangelo’ (Chiesa di Ventoso), via Montevangelo,13
I Sabati di Quaresima
Sabato 8 marzo ore 18.30 in San Giuseppe liturgia penitenziale in preparazione al tempo di Quaresima
Da sabato 15 marzo a sabato 12 aprile ore 18.30 in san Giuseppe vespri con meditazione sulle letture della domenica successiva
COME PREGARE
Ti suggeriamo di prenderti ogni giorno un po’ di tempo per la preghiera, cercando il silenzio e la calma. Puoi creare un luogo in cui tenere una candela da accendere e un segno di fede (può essere un’immagine di Gesù).
Ti consigliamo di iniziare la preghiera con un segno di croce e uno degli inni riportati di seguito; di leggere con calma i testi;
Abbiamo lasciato qualche riga vuota perché tu possa scrivere una parola del Vangelo che ti ha colpito, un pensiero che vuoi custodire o una domanda che si è accesa in te.
Alla fine puoi prolungare la tua preghiera in modo spontaneo,
concludendo con il Padre nostro, l’Ave Maria.
Al termine della preghiera puoi invocare su di te e sulle persone che hai a cuore la benedizione di Dio con le parole:
Ci doni la sua pace e ci benedica Dio, grande nell’amore, che è Padre, Figlio e Spirito Santo.
INNI PER LA PREGHIERA
Protési alla gioia pasquale, La legge e i profeti annunziarono Sia parca e frugale la mensa, |
Forti nella fede vigiliamo Sia lode al Padre onnipotente, |
oppure
Nella santa assemblea, Dall’ira del giudizio Ricorda che ci plasmasti |
Perdona i nostri errori, Sia lode al Padre altissimo, |
Sabato della settimana santa 19 aprile
Dal vangelo secondo Luca (Lc 24,1-12)
Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno””. Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.
Cosa ti colpisce del Vangelo e/o quale buona notizia cogli?
Le donne vanno rassegnate e tristi a compiere gli ultimi riti della sepoltura di Gesù. La paura, lo smarrimento e l’angoscia si avvicendano nei loro cuori e nei loro pensieri, nello stesso modo in cui capita anche a noi quando siamo spiazzati dagli avvenimenti drammatici.
È proprio allora e in quelle situazioni che la novità del Vangelo ci incontra e ci permette di non sprofondare, di ritrovare una strada, di trasformare la ferita che ci fa male e sanguina in una feritoia da cui far rientrare la vita.
L’invito rivolto dagli angeli alle donne sconsolate, e a tutti noi, è di “ricordare le parole di Gesù”, non come un semplice esercizio di memoria, ma nel significato profondo del termine, “rimettere nel cuore!”. È da lì che inizia la nostra resurrezione, con Lui, col Verbo fatto carne che ci parla e ama sempre con parole di Vita eterna.
Invece di guardare nel buio del passato, nel vuoto di un sepolcro, da Maria Maddalena impariamo a voltarci verso la vita. Lì il nostro Maestro ci attende. Lì il nostro nome è pronunciato. Perché nella vita reale c’è un posto per noi, sempre e dovunque. C’è un posto per te, per me, per ciascuno. Nessuno può prenderlo, perché è stato pensato da sempre per noi. È brutto, come si dice nel parlato volgare, è brutto lasciare la sedia vuota. Questo posto è per me, se io non ci vado…