CAMPEGGIO 3° MEDIA
COLOR CAMP 2015 !!
– Sabato 4 luglio i 2001 sono arrivati a conquistare la valle Aurina
35 ragazzi ormonati e contenti in balia di 8 educatori, Enrico, Andrea, Maddalena, Giulia, Elisa, Samuele, Odair, Flavio, e un prete, don Giacomo….
Sabato: il Ritorno
Per questa giornata abbiamo scelto il VERDE, colore della speranza. Abbiamo vissuto insieme i nostri colori, li abbiamo scoperti, ci siamo colorati a vicenda, sporcati, divertiti. Ora si torna. Niente nostalgia, niente tristezza, il grigio non appartiene all’arcobaleno. Si torna con speranza. In noi, nei nostri sogni, desideri, nella certezza della nostra vita, delle nostre scelte, della nostra amicizia. Abbiamo lasciato la casa ai ragazzi di seconda media… Non è stato facile, si vedeva dal volto dei nostri. Ma questa è la vita, e vogliamo guardare questo momento con speranza, con gli occhi colorati… Noi, i cresimati della Pieve, lasciamo il passo e i segni del nostro colore ai cresimandi… Bello… Un bel passaggio. Chissà se qualche traccia del nostro vissuto la coglieranno, di certo resterà, in noi. Chiudiamo così, in viaggio, con il colore della speranza, con l’augurio di vivere un’estate bella, saporita, significativa, proiettati in avanti e radicata in esperienza vissute significative, come questa settimana passata insieme.
Grazie ragazzi, grazie educatori, grazie cuoche, grazie a tutti.
Il color camp 2015 termina qua… E ora, portate l’arcobaleno a Scandiano.
A presto!!
Venerdì: Deserto a 2000 mt
ARANCIONE. Questo è il colore di oggi, per noi il colore dell’amicizia, perché serve il rosso e il giallo, la passione e la luce, la bellezza, e forse anche un pizzico di gelosia. Siamo ormai alla fine di questo arcobaleno e volevamo fermarci in un posto bello a riflettere, così siamo partiti da Rio Bianco e siamo saliti a 2000 mt per immergerci in un paradiso fantastico. Così è stato più facile metterci in silenzio e pensare a che colore siamo, a cosa illumina la nostra vita. L’arcobaleno ci sta dicendo che le nostre vite sono colorate, che vogliamo sfuggire il grigio, la noia, e dare sapore alla nostra vita. Lassù, durante il silenzio e la messa, così vicini al cielo azzurro, immersi in prati e boschi incontaminati, mi sono chiesto cosa stavano pensando i ragazzi… Chissà se davanti a questi palcoscenici naturali si rendono conto di essere anche loro dei capolavori di bellezza, da sgrossare, rifinire, lucidare, ma già altamente unici e irripetibili. Chissà se iniziano a cogliere che la vita condivisa con gli amici è più ricca, più colorata, più bella.
Di certo lassù, nel silenzio e nella pace, si sono meravigliati. Secondo me anche di loro stessi.
Giovedì: Biciclettata San Candido – Brunico
Oggi giornata di sole molto bella, aria fresca e vento leggero che a Scandiano secondo me si sognano… E così non poteva iniziare meglio la nostra giornata in bici lungo i 35 km da San Candido a Brunico… Uno spettacolo!
Il colore scelto oggi è il ROSSO, la passione, il colore del sangue e del fuoco, della vita che scorre e del calore che riscalda, segno che la durata e la bellezza dell’amore sono legate alla vita che vi si investe, all’ardore con cui lo si vive e al prezzo che si è pronti a pagare per esso. In amore non ci si può risparmiare, non si può calcolare, non si può fingere, come la donna che unge di nardo il capo di Gesù. Così speriamo che durante questo viaggio tra boschi, prati, vette spettacolari, risate, cadute e sbucciature, i ragazzi non si siano risparmiati e abbiano percepito i mille profumi incontrati. E tra questi forse ci sarà stato anche il profumo dell’amore, un profumo esagerato, un profumo che loro nemmeno si sognano.
Mercoledì: BLU, il colore della profondità.
Spesso pensiamo che le zone oscure della nostra vita sia meglio lasciarle oscure, e che sia bene girargli un bel po’ alla larga. Mi viene in mente il racconto di un’amica che mi confidò che in una foto scattata ad una felce in un sottobosco all’imbrunire, la meraviglia fu grande nel vedere la parte della pianta illuminata dal sole di un colore verde brillante, mentre quella in ombra di un sorprendente colore blu. Strano ma vero. Come a dire che le zone profonde della nostra vita non sono oscure, non sono nere, ma colorate. Bello.
Allora non ci deve far paura scendere in profondità dentro di noi, x scoprire chi siamo veramente. Anzi Diventa l’occasione per conoscerci meglio, per riconciliarci con quelle parti più scomode, per vivere a pieno la nostra vita. Con i ragazzi abbiamo parlato di questo oggi… scendendo dentro di loro cosa hanno trovato? Tra tante paure, alcune rigidità, è venuta anche la voglia di stare con il Signore, di affidarsi a Lui e di esaltare le parti più belle che possiedono.
Interessante questo blu. Siamo in montagna, oggi con 14 gradi, e proviamo a riflettere su come si possa scendere in profondità nella nostra vita, come se fosse un mare profondo. E il brutto tempo ha voluto che questa discesa la intraprendessimo anche realmente, verso il cuore di una montagna. Come i minatori.
Buon viaggio a tutti allora, buon viaggio in se stessi.
Martedì: gita al Rifugio Tridentina
È stato strano raggiungere il Tridentina oggi, camminando lungo il fiume che da Casere porta al tridentina. Strano perché ad ogni passo si rimaneva estasiati dalla bellezza dei fiori, dallo splendore dei pascoli, dalla maestosità delle vette… Eppure oggi i ragazzi sembravano altrove. Con la testa, con gli occhi, con il cuore. Il colore che abbiamo scelto per oggi è il GIALLO, segno della luce, della bellezza, della ricchezza, ma anche segno di gelosia e invidia. Mi chiedo oggi dove siano i ragazzi, dove conducano i loro pensieri… Mi chiedo se sanno di essere luce, se sanno di brillare o se invece preferiscano la notte, il buio.
Aiutali Signore a comprendere che non saranno una ricchezza domani, ma lo sono oggi, nel pieno della loro vita.
Lunedì: Non piangere
Questo è il tema di oggi che accompagna il colore VIOLA. Colore strano il viola. Per tanti richiama la morte, pensando forse al colore del vestito dei preti ai funerali, ma viola non è nero, non è il colore del lutto e delle lacrime. Viola dice che è tempo di attesa o tempo di prova, tempo di fatica, forse di dolore. Stando con i ragazzi oggi nella grigliata nel bosco e guardandoli mangiare, giocare al fiume, rincorrersi, mi è venuta in mente una frase di Gabriel Marcel “Amare qualcuno significa dirgli: tu non morirai!”. È così per loro: davanti alla vita, pur iniziando a incontrare e sentire le difficoltà, non sono ancora disillusi, anzi, vivono di slanci, di ideali grandi.
Sarà anche un colore di transizione questo viola, ma ci dice una grande verità, che i ragazzi vivono normalmente : noi siamo fatti per amare.
Domenica: dalla valle del vento alla valle rossa fino al Giogo Lungo
L’eroe, dice Wikipedia, nell’era moderna, è colui che compie uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune.
Il colore scelto per oggi era l’indaco, tema la libertà, il non preoccuparsi del domani (MT 6). Non so se gli eroi erano persone libere, libere di essere se stessi fino in fondo, capaci di non preoccuparsi. Di certo oggi, nella prima gita, al Rifugio Giogo Lungo, qualcuno è stato eroe. 1050 mt di dislivello in salita percorso in 5 ore tra prati, sole caldo, neve e pietre, discesa “ammazzaginocchia” da due ore fatte quasi di corsa per prendere l’ultimo pullman disponibile. Due dispersi nel bosco poi ritrovati, qualche vescica, molti strinati dal sole, eppure…i ragazzi ce l’hanno fatta. Ci sono giorni in cui anche se ci si preoccupa, anche se ci sembra di non farcela, anche se sembra una cosa impossibile, scopriamo che in noi c’è una forza speciale, una forza esplosiva, che messa insieme a quale degli altri, ti fa vivere giornate uniche. Da eroi.
Il campeggio è partito