TRE PASSI con il VANGELO

Sabato 12: VANGELO (LC 22, 54-62)

“Il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito fuori, pianse amaramente”.

Tre giorni, a piedi, come i veri pellegrini, per darci il tempo di conoscerci, di chiacchierare, di guardare, di condividere. Tre giorni per lasciarci provocare dal Vangelo, per capire se può essere una notizia buona e bella ancora oggi noi giovani. Tre passi a piedi, tre passi di vangelo, tre giorni stupendi!!

Sabato 12: VANGELO (LC 22, 54-62)

“Il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito fuori, pianse amaramente”.

Al cominciar dei giorno, Dio, ti chiamo.
Aiutami a pregare e a raccogliere i miei pensieri su di te;
da solo non sono capace.
In me c’è buio, ma in te c’è la luce;
io sono solo, ma tu non mi lasci;
io non ho coraggio, ma tu mi sei d’aiuto;
io sono inquieto, ma in te c’è la pace;
in me c’è amarezza, in te pazienza;
io non capisco le tue vie, ma tu sai qual è la mia strada.
Signore, qualunque cosa rechi questo giorno,
il tuo nome sia lodato!. (Dietrich Bonhoeffer)

SVEGLIA ORE 4.45

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CASTELLO di CARPINETI

….IN VISTA DELLA META

CAMPOLUNGO

PREGHIERA A CAMPO PIANELLI

Non è facile scoprire il volto di Dio nell’abbraccio che accoglie, spegne in bocca ogni richiesta di perdono e lancia l’invito alla festa come battuta finale di tutto il processo. Il tradimento ha permesso a Pietro di costatare, sulla propria esperienza diretta, chi è Dio, riconoscendo il volto di Dio che Gesù gli consegna, nel tessuto sofferto di un incrocio di esperienze. Dopo aver ascoltato tante volte i discorsi di Gesù, l’aveva intuito con la testa… ma aveva troppe ragioni per dubitarne. Ora, per fortuna, nella croce di Gesù, lo sperimenta per sé. E non può più tacere. Non è stata un’impresa facile. Ha dovuto bruciare tutta la sua presunzione di fronte alla donna. Ha dovuto perdere la faccia davanti ai suoi colleghi. È stato costretto a smentire, nel grido di protesta, tutto quello che pensava di sapere su Dio. Gli è costato. Ora però ce lo può regalare, facendo dono agli amici di un pezzo importante della propria vita.

ECCOCI FINALMENTE IN CIMA ALLA PIETRA DI BISMANTOVA !!

Venerdì 11: VANGELO (MC 8, 27-35)

“Ma voi, chi dite che io sia?”. Pietro gli rispose: “Tu sei il Cristo”.

Cerco il tuo volto, Signore, non nascondermelo.
Insegnami, nel profondo del cuore, dove e come cercarti, dove e come trovarti. Ovunque presente, perché non ti vedo? Abiti, lo so, una luce inaccessibile. Ma dove risplende questa luce e come giungere ad essa?
Chi mi guiderà, chi mi introdurrà, perché ti possa vedere?
Riguardami, Signore, ed esaudiscimi. Dammi la luce e mostrati. Abbi pietà del mio volerti trovare, che nulla posso senza te.
Mi inviti a guardarti: aiutami, insegnami a cercarti!
Non posso farlo se tu non me lo insegni. (S. Anselmo)

SI RIPRENDE IL CAMMINO

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GIANDETO

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PIEVE di SAN VITALE

https://youtube.com/watch?v=PDGTX9uXya8%3Frel%3D0%26controls%3D0%26showinfo%3D0

Anche oggi sentiamo tante volte dentro di noi la stessa domanda rivolta da Gesù agli apostoli. Gesù si rivolge a noi e ci domanda: ma per te chi sono io? Chi è Gesù Cristo per ognuno di noi, per me? Chi è Gesù Cristo?
Per conoscerlo veramente è necessario fare il cammino che ha fatto Pietro. La domanda a Pietro — Chi sono io per voi, per te? — si capisce soltanto lungo una strada, dopo una lunga strada. Una strada di grazia e di peccato. È la strada del discepolo. Infatti Gesù a Pietro e ai suoi apostoli non ha detto: conoscimi! Ha detto: seguimi!. E proprio questo seguire Gesù ci fa conoscere Gesù. Seguire Gesù con le nostre virtù e anche con i nostri peccati.
Ma seguire sempre Gesù!

Giovedì 10: VANGELO (GV 3,1-21)

“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”.

È buio dentro di me, ma in te c’è luce.
Sono solo, ma tu non mi abbandoni.
Sono impaurito, ma presso di te c’è aiuto.
Sono inquieto, ma presso di te c’è la pace.
Io non comprendo le tue vie, ma tu conosci la mia.

PARTENZA

Camminare è andare verso qualche cosa; è prevedere l’arrivo, lo sbarco. Ma c’è cammino e cammino: partire è mettersi in marcia e aiutare gli altri a cominciare la stessa marcia per costruire un mondo più giusto e umano. (Helder Camara)

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LA GRANDE QUERCIA

PARCO MATILDICO

SAN GIOVANNI di QUERCIOLA

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Il mondo che Dio ama siamo noi e sono tutti gli uomini. Dio ama la nostra vita, ce la vuole restituire piena e abbondante (Gv 10, 10). Per realizzare questo progetto, si è messo lui stesso in cerca dell’uomo. Si è fatto dei nostri, solidale con noi, pienamente e totalmente. Questa è la grande, insperata «bella notizia» che Gesù rivela a Nicodemo e, attraverso lui, a tutti noi. Dio ama tutti e non distingue nel suo amore tra buoni e cattivi. Il suo amore non è però rassegnato. Non gli vanno bene le cose come stanno. Sa che tutti siamo pieni di morte, anche quando facciamo finta di non accorgercene. L’amore di Dio è esigente e liberante. Ama tutti e restituisce a tutti la vita. L’amore è la condizione per far passare da morte a vita. Chi sta tornando alla vita, può essere amato incondizionatamente.