Incontro con la Comunità Islamica
Venerdì 27 maggio è iniziato un percorso di condivisione che coinvolge la nostra Pieve e la comunità islamica di Casalgrande e Scandiano.
In realtà, non si è trattato di un vero e proprio inizio, ma dell’apertura a tutti coloro che lo desiderano degli sforzi nati dall’iniziativa di Paola Zanichelli, la quale, sentendo nascere in sé l’esigenza di dare una risposta consapevole, al di là delle semplificazioni e dei pregiudizi che traspaiono dalle notizie che ci arrivano dai mezzi di comunicazione, al desiderio di dialogo e conoscenza tra le nostre comunità, ha portato all’attenzione delle nostre comunità, questa proposta, trovando approvazione e sostegno.
La Comunità islamica di Casalgrande e Scandiano si riunisce nella moschea di Casalgrande, sotto la guida di un Imam, il quale, però, non parla ancora molto bene l’italiano.
Parlando con alcune persone appartenenti alla comunità, si è capito che ci si poteva rivolgere ad un loro referente e che egli stesso aveva, in passato, provato ad aprire un dialogo con le parrocchie, in quanto questa volontà di confronto è auspicata anche nella religione islamica. Purtroppo, i tentativi precedenti avevano portato ad un nulla di fatto, dunque questa nuova iniziativa lo ha lasciato felicemente sorpreso.
Il 12 marzo si è svolto il primo incontro con il referente della comunità, insieme alla moglie e figlia maggiore nella biblioteca di Casalgrande. Avendo condiviso il desiderio di confrontarsi e conoscersi per parlare delle nostre religioni, andando otre i fatti di cronaca che rischiano di etichettare l’islam come un pericolo e di inibire la volontà di dialogo tra le comunità, inizia a delinearsi meglio la possibilità di organizzare momenti aperti alle due comunità.
Sono seguiti un paio di incontri in Santa Teresa dove, con alcuni interessati, si sono conosciuti l’imam e altri rappresentanti della comunità islamica ed è stato messo a fuoco l’obiettivo comune di frequentarsi, conoscersi e pregare insieme.
Ci si è resi conto dell’importanza di iniziare un cammino che ci porti a vederci con sistematicità per conoscerci bene e costruire una bella relazione su solide basi. L’idea è quella di confrontarsi su vari aspetti della nostra fede e di come questa ci illumini e aiuti ad affrontare la vita quotidiana e le sfide che ci pone in famiglia, sul lavoro, nella società. Questo nostro incontrarci sarà anche un pregare insieme, ognuno a modo suo il nostro Dio che ci invita alla pace, all’accoglienza, al rispetto degli altri.
I primi incontri ci hanno mostrato quanti punti in comune ci siano nei nostri cammini di fede e quanto poco ci conosciamo pur vivendo nello stesso territorio, lavorando negli stessi luoghi, incontrandoci nelle scuole dei nostri figli.
Il tema del primo incontro è stato il digiuno, anche in previsione dell’inizio di uno dei momenti forti dell’anno liturgico musulmano, il Ramadan, che si svolgerà a partire dal 6 giugno.
Dopo un momento conviviale, dove ognuno ha contribuito portando qualcosa ad una cena comune, l’incontro è proseguito con la spiegazione del ruolo del digiuno nelle sue religioni, del significato da dare a questo gesto e delle basi derivateci dalle rispettive sacre scritture, grazie agli interventi dell’Imam e di don Paolo.
L’Imam ha sottolineato con forza l’importanza di questo atto che non è solo digiuno alimentare, ma anche uno stimolo per essere più attenti a come ci relazioniamo coi nostri fratelli, a quello che diciamo e a quello che facciamo. Senza questo il digiuno non ha alcun senso. E’ inoltre una occasione per ricordarsi quanto siamo dipendenti dal cibo e per ringraziare Dio di quello che abbiamo. Non ultimo ci fa capire come può essere la vita di chi non ha da mangiare e per questo spingerci ad essere più solidali coi fratelli nel bisogno.
D’altro canto, significati molto simili sono attribuiti a questa pratica anche nel nostro modo di vivere la fede: il digiuno quale momento di vicinanza e ringraziamento, occasione non per far vedere agli altri le nostre rinunce, ma per prepararci all’incontro vero con Dio.
Già da questo incontro, è stato evidente quanto gli aspetti che ci possono avvicinare siano numerosi e vari, oltre quello che ci si potrebbe immaginare continuando a soffermarsi sulle differenze che sembrano dividerci. Con questa convinzione, si è scelto di continuare a vedersi, dopo l’estate, con la stessa volontà di condivisione e, speriamo, una partecipazione numerosa da parte delle nostre parrocchie.
Ci ritroveremo a fine settembre per affrontare il tema della preghiera.
Come in maggio il ritrovo è previsto dalle 19 alle 20 in Santa Teresa per cenare condividendo ciò che ciascuno porterà, seguirà una spiegazione sul significato e sulle modalità della preghiera, dopo il quale potremo anche condividere le nostre pratiche ed esperienze personali. Sarà anche questa un’occasione per approfondire la nostra fede con gli stimoli dei nostri fratelli, convinti che ‘incontro con altre esperienze spirituali porta sempre ricchezza e consapevolezza della propria identità.
Le prossime date saranno comunicate al più presto nei volantini settimanali distribuiti nelle parrocchie e tramite il sito della nostra Pieve, l’invito è rivolto a tutti, perché le esperienze condivise siano il più possibile.